Nawal Soufi, nata in Marocco ma cresciuta a Catania, dall’estate del 2013 ha salvato 20.000 persone passando alla guardia costiera i messaggi dei profughi in pericolo in mare. Nel suo appassionato discorso alla Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo sottolinea come sia l’Europa a perdere la propria identità, negando ai profughi, in maggioranza donne e bambini, i diritti garantiti dai suoi valori fondanti, prima ancora che dalle convenzioni internazionali.