Invece di contribuire alla sicurezza comune, le esportazioni di sistemi militari dell’UE stanno alimentando conflitti, come quello in Yemen, regimi repressivi come l’Arabia Saudita, Israele e Egitto: tutto questo finisce con l’incrementare i flussi di migranti e rifugiati e le pressioni alle frontiere europee ma, contemporaneamente, permette di aumentare i contributi finanziari dell’UE per azioni infinite di peace-building e di ricostruzione.