Non voglio fare l'avvocato difensore di nessuno, tanto meno del comportamento chiuso, a tratti ottuso, del governo di centro-destra ungherese manifestato nei confronti del dramma dei profughi, in gran parte siriani.
Altri rifugiati sono in arrivo e la situazione sta rapidamente peggiorando. Le autorità serbe e l’Unione europea sapevano che ciò sarebbe accaduto eppure non hanno preso misure adeguate
«Di fronte ai morti “a intensità graduale crescente” di questi mesi, i ministri dell’Unione Europea hanno deciso le deportazioni “a intensità graduale crescente”»
Le nuove proposte annunciate oggi dalla Commissione europea per affrontare la crisi globale dei rifugiati faranno passi verso la protezione dei rifugiati, ma non saranno risolutivi né a breve né a lungo termine, ha dichiarato Amnesty International.
Il partito Most-Hid ha invitato il primo ministro Robert Fico e il suo governo a fermare la diffusione di sentimenti di paura tra i cittadini verso i migranti.
Non si tratta di un ripensamento, si tratta di una diversa strategia idonea a recuperare consensi che vedono il novello Kaiser Anghela Merkel in fase depressiva interna.
Il sogno che fu di grandi statisti sembra giunto al capolinea; il sogno dell’unione europea si è trasformato in un incubo che ci riporta indietro negli anni bui della prima e della seconda guerra mondiale, entrambe volute dalla Germania, mai dimentica dell’eterna aspirazione pan germanica.
“Basta coi cancelli e col filo spinato. Basta coi gas lacrimogeni e le granate stordenti. E basta col costringere i rifugiati a morire in viaggi rischiosi” – ha concluso van Gulik.