Robert Kalinak: "I paesi V4 rifiutano chiaramente le quote di rilocazione obbligatorie dei migranti e l’introduzione di un sistema di trasferimento permanente"
Tirana Hassan: «Per coloro che non hanno scelta, è inaccettabile che il viaggio attraverso l’Europa procuri ulteriori umiliazioni, incertezza e insicurezza»
Per i rifugiati il 2015 si e’ chiuso male e il 2016 non promette niente di buono. Se per un breve momento e’ sembrata prevalere la cultura dell’accoglienza, ora si e’ tornati alla strategia del contenimento. Ma chi vive in situazioni di guerra continuera’ a cercare scampo con ogni possibile mezzo
Dall’inizio della sua costituzione, negli anni Cinquanta, non ha mai subito una tale sequenza di colpi. Alcuni, come il ripiego nazionalista, potrebbero essere fatali.
C’e’ ancora tanto da fare per cercare di recuperare chi si trova in carcere e che ha nell’animo il desiderio di tornare a una vita normale e lasciare dietro di se gli errori commessi
Continuano gli eventi in occasione del 60° anniversario degli accordi bilaterali tra Rep. Fed. Tedesca e Italia del dicembre 1955. La serata di Fröndenberg ha presentato in una sala gremita i ricchi e sfaccettati aspetti letterari nati e sviluppatisi tra due culture e tra due lingue.
10 centimetri di lato per un chilogrammo di peso, SkCUBE ruoterà attorno al pianeta alla velocità di 28 mila chilometri all’ora, compiendo una rivoluzione ogni 90 minuti
E mentre le situazioni di crisi diventano sempre più la norma, i russi tendono a perdere interesse per le avventure siriane o la difesa missilistica, e iniziano a riflettere sul deterioramento della qualità della loro vita.
L’assenza di visione e di capacita' ad agire di concerto dei dirigenti europei ha segnato un anno improntato alle crisi che hanno scosso l’Europa. Occorre una riscossa di solidarieta' e di cooperazione, ritiene un economista francese.
Di fronte agli insuccessi delle politiche europee sull’immigrazione, sempre piu' capitali cercano una risposta alla crisi dei rifugiati all’interno dei propri confini nazionali. Con sei Paesi che hanno reintrodotto i controlli alle frontiere ed altri che meditano di seguirne l’esempio la conquista della libera circolazione europea appare minacciata come mai prima
Molte delle questioni irrisolte del 2015 – come la crisi dei migranti, l’alto tasso di disoccupazione o il terrorismo – si riproporranno nell’anno nuovo. Ma il referendum britannico sull’appartenenza all’Ue, che probabilmente si terrà in giugno, sarà la questione più importante di tutte, sostiene il cofondatore di Wake Up Europe!
La difesa dei diritti dei bambini e la garanzia di condizioni di vita dignitose per loro dovrebbe essere una priorità nell’azione della Unione Europea.
Il referendum sloveno si è tenuto lo scorso 20 dicembre : la maggioranza dei votanti (63 per cento) ha bocciato la legge sull’equiparazione dei diritti gay ed etero (compreso il matrimonio e l’adozione) approvata dal parlamento in marzo
Lo rivela oggi Le Matin Dimanche sulla base di dati forniti dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO), che evidenziano la crescente presenza nel nostro Paese, tra il 2012 e oggi, del fondo sovrano norvegese.
Il Parlamento greco ha approvato all'unanimità una risoluzione a favore del riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina. Anche Atene, dunque, ha preso una posizione ufficiale nell'annosa questione che contrappone popolo palestinese e Israele.
In ogni caso, la Serbia non entrera' in Europa a stretto giro. Se andra' bene il traguardo verra' tagliato nel 2020. Ma questa e' la piu' ottimistica delle previsioni.
L’intero pacchetto azionario di maggioranza in mano a Enel sara' conferito in prima battuta a una societa' di nuova costituzione (HoldCo), il cui capitale sara' in seguito ceduto ad EP Slovakia in due fasi, ognuna delle quali per un valore pari al 50% della partecipazione.
I lavoratori delle pubbliche amministrazioni di tutta Europa andranno preventivamente informati e consultati, rispetto alle scelte che ricadranno sul loro lavoro. È questo il significato dell'accordo sottoscritto ieri a Bruxelles, e che si tramuterà presto in una direttiva europa, tra governi e sindacati.
L’emendamento, che domani potrebbe diventare una proposta ufficiale del Consiglio dei ministri, permetterebbe alle autorità di continuare a usare misure eccezionali per altri sei mesi dopo la fine formale dello stato d’emergenza
L’Unione europea rischia di rendersi complice di gravi violazioni dei diritti umani ai danni di rifugiati e richiedenti asilo in Turchia. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International, in occasione della pubblicazione di un rapporto contenente prove schiaccianti relative a rifugiati e richiedenti asilo fermati illegalmente, tratti in arresto e spinti poi a tornare in zone di guerra da parte delle autorità turche.
"L'Europa dovrebbe ringraziare l'Italia per le migliaia di vite umane salvate in totale solitudine – ha dichiarato l’eurodeputata Patrizia Toia (Pd/PSE) – e non ci si risponda che la Commissione sta applicando le regole.