“Vàca dìi regàs, sùunti a tòch! Ògni dées minüüt gh’è en ‘flèsc mòb’…! E cùr in teràsa… e càanta l’Inno… e mèt fóora el ninsóol biàanch… e impìsa na candéela biàanca!”
Sabato 18 gennaio 2020 ore 21 Sala civica di Acquanegra cr.se P.zza delle Arti,5- GIORNATA NAZIONALE DEL DIALETTO- “Quàant töti i parlàava in dialèt” con la Compagnia “I cìinch e dùu sèt”
Nella Sala Conferenze della Società Filodrammatica Cremonese lo scorso Venerdì 10 Gennaio 2020, organizzato dalla SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI – COMITATO DI CREMONA, si è tenuto un incontro sul tema L’INVERNO CANTATO DAL DIALETTO CREMONESE. Agostino e Rosella Melega hanno proposto una interessantissima relazione che pubblichiamo integralmente.
La giuria ha inoltre assegnato il premio “ Giancarla Assandri” ad Agostino Melega, in considerazione della sua preziosa opera di salvaguardia della cultura e del dialetto cremonese; nell’occasione Melega ha dialogato con Gaimpietro Tenca, poeta e cultore del dialetto locale.
Anche nell’anno formativo 2018/2019, Unipop Auser di Cremona proporrà un programma di “Dialettologia d’arte”, suddiviso in dieci incontri di un’ora e mezzo l’uno, curato da Agostino Melega.
Volentieri pubblichiamo il testo della ‘Secóonda lesiòon’ del corso di ‘dialettologia d'arte’ che Agostino Melega ha svolto per l’ Auser Unipop Cremona
Il corso serale di "dialettologia d'arte", che ho curato, è stato gestito da Auser Unipop Cremona, presso un'aula dell'Istituto "Ghisleri" di via Palestro.
Il corso “Dialettologia d’Arte cremonese’’ organizzato dall’Auser Unipop di Cremona si attuerà in dodici incontri della durata di un’ora e mezza l’uno e si terrà a cavaliere fra il 2017 ed il 2018.
Nel rivisitare la prima antologia pubblicata da "El Zàch" nel 1978, dal titolo "paròole de cà nòostra", ho letto un brano in dialetto di Abele Adolfo Sanguanini che registra un divertente, ma nel contempo significativo dialogo sul modo d'intendere la modernità da parte della gente comune del tempo.
Gianni Carlo, amico mio e buon direttore, salve. Ricordi chi era il “villano”? Quella persona priva di garbo e cortesia, rozza, maleducata, che sovente si comportava in maniera poco educata, socialmente da evitare? Ricordi anche quel detto: “Scherzi di mano, scherzi da villano”?
I primi condimenti, cantati e ritrovati attraverso la lettura del dialetto d’arte e di tradizione, offrono immediatamente un interessante confronto sonoro fra i loro termini pronunciati in dialetto ed i loro nomi omonimi in italiano